Coronavirus non ti temiamo: Il River Plate osserva i giovani talenti via whatsapp

Il Corona virus non risparmia nessuno e di questi tempi, chiunque in qualsiasi settore deve curare i propri interessi ma soprattutto, il proprio futuro. Il River Plate, storico club argentino che annovera tra i suoi talenti più importanti Francescoli, Batistuta ed Higuain, non ha intenzione di arrendersi a questa pandemia. Infatti, nonostante ormai ci siano numerose tecnologie per scrutare ogni singolo giocatore, la società di Buenos Aires chiede ai giovani talenti di mandare dei video…. sui social, prescisamente su  whatsapp.un giovanissimo Higuain con la maglia del River Plate

Bastano 5 minuti per trovare il talento

Non servono per forza giornate intere per trovare il prossimo “crack” (termine molto usato in sud america per descrivere un talento fuori dal comune) o almeno questa è l’idea di Gustavo Rossi, coordinatore delle giovanili del club. L’impossibilità di muoversi da casa non ha scoraggiato lo staff tecnico del club che ha messo a disposizione un numero whatsapp per far inviare, a chi interessato, un semplice video di cinque minuti ed i più fortunati saranno ricontattati dalla società sempre via social.

Pedro Gonzalez, ex giocatore del River a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, spiega cosa cercano nei ragazzi: “Non è importante un goal o quanto corre un giocatore, mi interessa vedere se ha personalità, tecnica, visione di gioco, se riesce a muoversi senza palla in maniera intelligente”, conclude il suo intervento dicendo: “si può intravedere semplicemente da un video, anche amatoriale così da fare le prime scremature tra i piccoli talenti”. 

Le selezioni sono aperte ai ragazzi dalla classe 2002 alla 2004, in particolar modo ai nativi nella provincia di Buenos Aires. Non esiste problema che possa fermare il calcio e la sua ricerca di nuovi interpreti. Nonostante questi tempi in cui il Coronavirus non ci lascia ben sperare, attendiamo restando a casa ma ci si appresta ad una risalita complicata ma la strada, quella della tecnologia anche nel campo degli osservatori calcistici, è quella giusta.