Champions League: Spagna e Italia a confronto (2° parte)

SPAGNA e ITALIA, CONTO ALLA ROVESCIA COMINCIATO, TUTTO PRONTO PER REAL MADRID CONTRO JUVENTUS E BARCELLONA CONTRO ROMA

SCOPRIAMO TATTICAMENTE I BLAUGRANA ED I GIALLOROSSI 

Ci siamo quasi, pochi giorni e poi inizierà il confronto tra Spagna e Italia in Champions League. Il conto alla rovescia è cominciato, lo spettacolo dei quarti di finale è pronto per cominciare.  Dopo aver analizzato nello specifico il Real Madrid e la Juventus, che si affronteranno martedì sera a Torino nella gara di andata, oggi analizziamo dal punto di vista tattico il Barcelona e la Roma che scenderanno in campo mercoledì al Camp Nou.

Il Barcelona: con Valverde in panchina ha mantenuto la tendenza al dominio del gioco mediante un possesso palla reiterato focalizzato a destabilizzare le compagini avversarie prima di rifinire e finalizzare le azioni ma alternando il classico 1-4-3-3 ad un innovativo 1-4-4-2 molto dinamico e poco legato alle posizioni originarie. In quest’ottica l’elemento in più si è rivelato Sergi Roberto che ha compensato in parte la lunga assenza del nuovo acquisto Dembele dimostrandosi un giocatore moderno capace di adattarsi in più zone del campo con la medesima efficacia da interditore in chiave difensiva e da rifinitore nell’ottica della propensione offensiva sull’out destro. L’esperto Iniesta si ulteriormente superato rendendosi capace di lavorare da cursore di fascia nonostante l’età non più giovanissima ma dando ancora spinta e creando situazioni di sovrannumero saltando l’avversario o proponendosi efficacemente negli spazi intermedi.

Studio analisi del Barcellona

Studio analisi del Barcellona

Situazioni difensive del Barcellona

Situazioni difensive del Barcellona

 

 

 

 

 

 

Il reparto avanzato, che sia a 3 con Coutinho ala sinistra, o a due, si fonda sull’efficacia offensiva di Suarez sia in termini di gioco aereo che come rapace d’area ma è allo stesso tempo focalizzato sulla ricerca costante di Messi incontro ai centrocampisti a lavorare da collante o a ridosso dell’area avversaria innescando rapide combinazioni. L’argentino è un giocatore brevilineo, dotato di grande agilità e notevole rapidità nei primi passi, caratteristiche che unite all’estro ed alla tecnica sopraffina ne fanno un giocatore pericoloso e capace di cambiare da solo le sorti di una gara.

La Roma: in questa stagione ha cambiato struttura tattica passando ad un 1-4-3-3 codificato nelle giocate ed impoverito nell’organico con la perdita dell’estro di Totti e dell’efficacia in fase di finalizzazione di Salah. Il gioco capitolino nasce da uno schieramento in 1-4-3-3 poco adattivo e legato a poche giocate ripetute nell’arco delle gare focalizzate sulla ricerca delle giocate d’estro di giocatori come Perotti ed El Shaarawy sulle corsie offensive per poi rifinire al centro cercando la deviazione in gioco aereo o l’inserimento da rapace d’area vincente di Dzeko. In termini di fluidità della manovra i giallorossi peccano in qualità, sono rapidi nella circolazione della palla ma non funzionali agli spazi poco presidiati dagli avversari.

Situazione tattica della Roma

Situazione tattica della Roma

Come il Barcellona costringe la Roma a difendersi

Come il Barcellona costringe la Roma a difendersi

 

 

 

 

 

 

Punto di forza di questa rosa è l’importante portiere Alisson, giocatore eccentrico, dotato di buona tecnica podalica, tale da dar il via alla manovra offensiva dal basso e risultare un buon sostegno, ed allo stesso tempo reattivo ed efficiente nella difesa della propria porta. Giocatore in crescendo in questo scorcio di stagione è Under, giovane che ad inizio anno veniva visto come un’alternativa ma che ora si sta ritagliando spazio nelle gerarchie. Esterno offensivo mancino brevilineo abile nel saltare l’uomo e che si è dimostrato un buon rifinitore e soprattutto un discreto finalizzatore.

I NUMERI: L’equilibrio in campo è sostanziale tra Spagna e Italia, almeno per tre delle compagini impegnate. Il Real Madrid tra le prime fasi e gli ottavi di finale contro il Psg ha mostrato elevati livelli di pericolosità arrivando a siglare ben 22 goal fino a questo momento. Numericamente inferiori in quest’ottica le altre contendenti guidate dal Barcellona di Valverde con 13 reti all’attivo seguito a pari merito in questa particolare classifica dalla Roma di Di Francesco e dalla Juventus di Allegri con 11 marcature siglate. Diametralmente opposta è la situazione in ottica di efficacia difensiva con i catalani che hanno in passivo solo 2 reti concesse seguiti da Roma e Juventus con 8 ed in coda il Real superati 9 volte dagli avversari. Tutto ciò sommariamente descrive delle compagini dal doppio volto tanto efficaci offensivamente quanto inefficienti nel contenere gli avversari e viceversa.

I numeri non invertono le previsioni confermando il Barcellona come la compagine dominatrice di gioco confutato da un livello medio di possesso palla pari al 59.9% a partita, leggermente superato solo dal City dell’ex Guardiola. In questa ulteriore classifica avulsa troviamo i madrileni in 5° posizione con media 55.4%, la Juventus è 12° con 51.8% e la Roma 13° con 51.7%.

Il confronto di inizio aprile vedrà contrapposta la Juventus che può sfruttare la sua difesa quasi impenetrabile ed il Real Madrid, compagine attualmente migliore della Champions per numero di tiri sulle otto partite disputate (152) e per sviluppi di gioco e rifiniture mediante cross (214). Numericamente la Roma ha prodotto 101 tiri (10°) e 135 cross (4°), la Juventus 99 (12°) e 102 (16°) mentre il Barcelona 94 (13°) e 85 (19°). Ma da martedì sera il passato non conterà più, ci saranno i quarti di finale a rubare la scena. Ma soprattutto sarà il momento della sfida tra Spagna e Italia.